Nei dintorni di Novoli, dove si trova la nostra splendida Tenuta, e in tutta la Valle della Cupa, uno dei tratti più interessanti e affascinanti dell’entroterra pugliese, è possibile incontrare numerose antiche ville e casine tra i vigneti: sin dal XV secolo le famiglie aristocratiche si recavano qui per trascorrere giorni di vacanza, per godere dell’aria buona e dei suggestivi paesaggi della campagna.
“Cupa” in dialetto salentino vuol dire infossato, e infatti la Valle si estende all’interno di una depressione: un’area di terreni fertili da esplorare percorrendola in auto o in bici, incontrando anche numerosi muretti a secco, tipici della zona.
Sono tanti anche i luoghi d’interesse: tra San Pietro in Lama e Lequile sono dislocate numerose ville, casini di campagna e chiesette rurali; intorno a Carmiano si incontrano edicole votive e chiesette; vicino a Squinzano ci sono grandi masserie e poderi, e si incontrano ulivi secolari, alberi di pino marittimo dalle chiome maestose e gelsi enormi e ombrosi.
Anche intorno a S. Cesario si trovano casini, ville e giardini dai bei filari di cipressi e pini marittimi, intervallati da edicole votive; Trepuzzi vi aspetta con i suoi sconfinati uliveti e il bel boschetto di querce e a San Donato invece, è possibile passeggiare tra suggestivi menhir e pagghiare, le strutture rurali tipiche del territorio, costruite dai contadini con i massi recuperati dal dissodamento del terreno.
Non possiamo infine non segnalarvi le bellissime ville dislocate sulla strada che porta da San Pietro in Lama a Monteroni.
“La Cupa è la Tivoli dei Leccesi, distesa sopra un piccolo avvallamento di suolo. Le linee sono un po’ monotone ma l’insieme è bello, soprattutto nelle prime ore del giorno, In fondo all’orizzonte il verde scuro degli ulivi lascia spiccare il contorno delle cupole di Lequile, le case bianche, le chiese e i campanili di Monteroni, di Arnesano, di San Pietro in Lama e di San Cesareo, paesi lontani qualche miglio l’uno dall’altro. Il primo piano invece è formato da frutteti d’un colore verdechiaro intramezzati da ville e da case coloniche che staccano per luce in quell’oceano di verzura…” (Cosimo De Giorgi, Bozzetti)